Ti è mai capitato di rovinare un quadro a cui eri affezionata/o perché ignoravi che ci sono delle regole da seguire per garantire una buona conservazione dei dipinti?
Anche a me è capitato di rovinarne più di un’opera. Lo scorso mese sono andata nel mio studio e ho avuto una brutta sorpresa: un paio di quadri si erano piegati perché erano messi uno sopra l’altro senza nessuna separazione fra di loro.
Questa esperienza mi ha portato a fare un po’ di ricerca per capire come rimediare – nell’eventualità di poterlo ancora fare – e soprattutto per non continuare a sbagliare.
In questo articolo voglio condividere con te cosa ho scoperto in modo che tu non faccia i miei errori e possa conservare nel modo migliore i tuoi capolavori.
Ci sono pochi e semplici tips che ho anche condiviso in un mio post su Instagram
Trucchi da mettere subito in pratica per conservare le opere
Attenzione alle tue mani
- Evita di toccare direttamente i tuoi quadri senza indossare guanti di cotone. Se lo fai, rischi di danneggiarli con l’esposizione alle tue impronte digitali e oli naturali.
- Non appendere la tua opera d’arte vicino alla luce solare diretta. Se sei un artista e hai una grande produzione di quadri, tieni i dipinti coperti con un panno privo di acidi.
- Attenzione all’umidità. Monitora sempre il livello di umidità nella tua casa o dello studio: l’ideale è averla intorno al 55% (usa un igrometro).
- Le regole della dispensa si applicano anche ai dipinti: conservali in un luogo fresco, asciutto e buio.
- Evita detergenti o solventi. Spolvera, non pulire, i tuoi dipinti, con uno spolverino morbido o un pennello.
Non conservare i dipinti uno sopra l’altro
Il peso e la differenza di misure potrebbero danneggiarli. Posiziona uno straccio o un cartoncino tra ogni lavoro: proteggerai così il quadro dagli acidi, arricciature e potenziali pieghe. Nel sovrapporli poni attenzione a non fare combaciare la parte dipinta.
Ricorda inoltre che le opere in carta che devono essere spedite o che non hai ancora fatto incorniciare occorre coprirle con un foglio da imballaggio, arrotola tutto e conservali nei tubi di spedizione. Oppure se le tieni a casa, ma non sono esposte sono da conservare in un cassetto asciutto, coperto con carta e al riparo dalla luce diretta.
Come riparare i quadri danneggiati?
Cosa ne facciamo delle tele alle quali è rimasto il segno dopo essere state appoggiate contro o sotto un oggetto? C’è un trucco: prendi un pennello bagnato d’acqua (poca mi raccomando) e pennella poco a poco la zona della “piega” dietro la tela. Una volta asciugata, la tela dovrebbe tornare liscia.
Per la pulizia dei quadri non sono validii rimedi della nonna. Essi prevedono l’impiego di patate crude, latte o cipolle, ma io ho provato e ho avuto una brutta sorpresa: i residui di questi prodotti si sono depositati sul dipinto e non sono riuscita ad rimuoverli dalla superficie pittorica.
Ho scoperto con sorpresa però che esiste una tecnica di manutenzione che prevede la stesura a pennello di un sottilissimo strato di saliva sulla tela. Questo metodo è stato addirittura promosso anche da alcuni restauratori, come Helmut Ruhemann e Paul Frederick.
Ricordo che i quadri realizzati a carboncino, matita, con pastelli tradizionali ad olio o a cera, gli acquarelli e le opere realizzate su carta non si posso pulire intervenendo direttamente sulla superficie.
Per i quadri antichi è meglio rivolgersi a restauratori!
Fonti:
parkwestgallery.com; lifestorage.com
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