Description
Il secondo dipinto del trittico, sempre realizzato con la tecnica dell’olio, è caratterizzato da gioco e spensieratezza.
Questi due elementi, che si evincono dalle smorfie e dallo sguardo amorevole di sfida tra le due gemelle, entra in contrasto con quelle emozioni negative che la vista dei gemelli generava spesso nell’antichità.
Un tempo, infatti, l’identicità e l’indistinguibilità di due o più persone dava origine a meraviglia ma anche a un sentimento di ansia: l’ansia di non poter riconoscere qualcuno sulla base delle sue caratteristiche fisiche come è solito fare.
Seppur oggi esista una forte tendenza all’omologazione, dettata da mode e dall’influenza dei social sulle nostre vite, la cultura contemporanea ha incredibilmente paura dell’identicità.
Questo dipinto cerca di rompere il silenzio, invitando lo spettatore a riflettere sulla complessità dell’identità e della somiglianza, sull’importanza dei dettagli, come in questo caso l’uso degli stessi colori per gli abiti delle due bambine che risultano però invertiti in un chiasmo.
Credits foto ispiratrice @cotonbro
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